Tra i temi più dibattuti quando si parla di norme e di lavoro, c’è la possibilità da parte di un datore di lavoro di installare nella propria azienda un sistema di videosorveglianza. Ma qual è l’iter per poterlo fare legalmente e senza il rischio di ricorrere in sanzioni?

Come si legge nell’art. 4 dello Statuto dei Lavoratori (Legge 300/1970), già modificato dal D.Lgs. n. 150/2015, art. 23, questo è consentito previo un accordo con le rappresentanze sindacali o, in alternativa, l’autorizzazione dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro competente per territorio. In poche parole, non è sufficiente aver ottenuto il consenso dei lavoratori per avere un impianto di videosorveglianza in regola, neppure quando messo nero su bianco sulla carta.

Per quel che concerne le motivazioni dell’installazione del sistema di videosorveglianza, la legge non prevede in nessun caso che il datore di lavoro possa utilizzare le videocamere per controllare e valutare la produttività dei suoi dipendenti. Al contrario, l’uso è lecito per ragioni legate alla sicurezza del lavoro, alla tutela del patrimonio aziendale o a specifiche esigenze organizzative e produttive.

Qualora il datore di lavoro non rispettasse quanto scritto nell’articolo o installasse il sistema di videosorveglianza facendo leva unicamente sul consenso dei dipendenti, come stabilito dall’art. 38 della stessa norma, potrebbe incorrere in un’ammenda pecuniaria o addirittura nella reclusione da 15 giorni a un anno. Non solo: nei casi più gravi, la multa e la reclusione potrebbero essere applicabili simultaneamente.ù

Sistema di videosorveglianza con Arnet Solution

Hai tutti i documenti necessari e desideri installare un impianto di videosorveglianza in azienda? I sistemi di Arnet Solution sono in grado di creare un alto livello di sicurezza e di offrire soluzioni professionali all’avanguardia e dalle prestazioni avanzate. Contattaci per saperne di più!